lunedì 28 maggio 2007

Postumi di Purple Haze

Più o meno cappi al collo...
Per facilità: immaginate un sacco non rigido, di costosa pelle d'animale, lavorata in modo che risulti pieghevole, segua le curve proposte, negando gli angoli e immaginate ora un liquido al suo interno, che lo riempia lasciando spazio ad una grossa bolla di gas.
La borsa è sospesa in aria, beffandosi della gravità e di Newton che la rinchiuse in una legge; distesi sul suo corpo tanti anelli di corda, cappi al collo, dove il collo non esiste, alle cui estremità nodose mani pronte a stringere. Agiscono non contemporaneamente, ma secondo una disordinata sequenza o forse, secondo un'ordinata tortura...
La forma del sacco muta ricordando vari oggetti: si stringe al centro - clessidra, in alto con maggior costrizione a destra - borsa di tabacco, in basso - sbuffo di fumo...
Al suo interno il liquido non trova pace, danza con la bolla d'aria, disegnando punto a punto curve sinuose, ma la sua pressione aumenta: è stanco e urge la quiete. Vuole fuoriuscire.
Se fisiologicamente lo stomaco possiede un'entrata, superiore, ed un'uscita, inferiore, esistono situazioni in cui i ruoli si invertono. Le mani più forti di tutte agiscono all'unisono: le prime stringono il piloro, il foro d'uscita, le seconde soffocano al centro, costringendo il contenuto verso l'alto, l'acido cloridrico corrode le pareti, sale, ustiona ciò che incontra, distrugge, cerca l'uscita e la guadagna.
vomito.
E così Luisa sporcò di nuovo il cesso di casa sua.
non ti ho mai perdonato. mi guardavi. cicatrici. avrei mai potuto immaginare. non te l'ho mai detto. tu neghi. sapevi più di me. quale il bisogno. ti odio. percezioni differenti. tu sai. eppure ti amo. io negata alla vita. ad una parte di essa.
Ogni volta che le sue ossessioni tornavano a bussare alla sua porta, il più delle volte in punta di piedi, prendendo corpo nella sua mente, nuove mani nodose si rigeneravano da ceneri sopite e stringevano...
E insieme a tutti i residui del pranzo o della cena, Luisa vomitava quei pensieri...

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